Artico tira la riga del mercato: “Obiettivi centrati”

Il bilancio del direttore sportivo del Cesena, Fabio Artico, è positivo, come lui stesso ha ammesso questa mattina durante una conferenza stampa. Dieci arrivi e 14 uscite che comprendono fine prestiti, cessioni a titolo temporaneo e definitivo. “Ringrazio la società che all’inizio mi ha fatto lavorare in maniera libera, ma non si può esporre nel comprare tanti giocatori ed aspettare che quelli in uscita si decidano (circa 1 milione quanto è stato speso tra entrate e uscite, ndr). E’ un mercato molto lungo, con un campionato che inizia nel mentre.

I risultati di questa campagna acquisti si vedranno tra 10 mesi. Son molto contento e soddisfatto del mercato che siamo riusciti a fare. E’ stata una sessione lunga e complessa perché le dinamiche in due mesi ti portano ad avere delle difficoltà nelle trattative, cercando di trovare un equilibrio di bilancio e della rosa. Ho dato forma alle idee che avevo ma gli obiettivi che avevamo come società son stati raggiunti. Allenatore, staff e 10 giocatori sono nuovi. C’è ancora da lavorare anche se ci portiamo dietro un tipo di mentalità dall’anno scorso con chi è rimasto. Nel primo mese e mezzo vedo l’identità di squadra e una capacità di lettura delle partite. Non era facile per Michele Mignani. Davanti per me non ci sono giocatori giovani o esperti, solo forti. Queste quattro partite lo confermano: se son forti giocano i giovani perché danno spinta ed energia. Adesso inizia il bello e vedremo cosa dirà il campo”.

E poi il punto sui singoli.

Cristian Shpendi: “non ho mai avuto la necessità di venderlo. Abbiamo ricevuto chiamate ma nessuna offerta ufficiale. Ad un certo punto non lo avremmo mai venduto perché sostituirlo nelle ultime settimane sarebbe stato molto difficile. Siamo molto felici e contenti che sia rimasto. Stiamo discutendo per il nuovo contratto, abbiamo un triennale”. Intanto sul giocatore sembrerebbe che il Torino possa a gennaio fare un affondo, seguiranno aggioranamenti.

Elayis Tavsan: “il profilo è uscito negli ultimi giorni. Sia io che Omar Milanetto lo conosciamo bene da quando lavoravamo in altre società. Cercavano un giocatore con quelle caratteristiche”.

Leonardo Mendicino: “lo avevamo visto 10-12 volte dal vivo lo scorso anno e anche su tanti video. Avevamo bisogno di quelle caratteristiche. Non cercavamo un vice De Rose ma un giocatore con dinamicità e gestione di palla”.

Silvestri-Piacentini: “si son fatte delle considerazioni tecniche. In B c’è una fisicità diversa e abbiamo preferito Piacentini a Silvestri anche per duttilità nei ruoli. Matteo può fare anche il centrale e avevamo bisogno di mettere dietro una persona a Prestia. In queste giornate ha giocato Ciofi ed è stato uno dei migliori”.

Sydney Van Hooijdonk: “può essere una scommessa perché non era col Bologna in ritiro. E’ indietro come lo è stato Antonucci e ha avuto un infortunio l’altra settimana. Non è un caso che loro due abbiano avuto dei problemi muscolari”.

Riccardo Chiarello: “è in rosa ed è uno dei 25. Si è messo sempre a disposizione, lo conosco molto bene da sei anni. Il mercato ha fatto si che rimanesse ed è disposizione dell’allenatore. Sarebbe assurdo pagarlo e tenerlo fuori lista. Non ha rifiutato grandi offerte”.

 

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