Palermo – Cesena 0-0
Marcatori: nessuno
Le azioni salienti
0’ minuto di silenzio per la scomparsa di Totò Schillaci.
5’ gol di Shpendi annullato dal Var per fuorigioco su lancio in verticale.
7’ Di Mariano scappa sulla sinistra, al centro dell’area c’è tutto solo Henry che insacca prendendo in controtempo Pisseri. Annullato dal Var per fuorigioco.
24’ Henry si gira e beffa sia Prestia che Calò, colpisce l’esterno della rete.
25’ Ceesay con un diagonale rasoterra impegna Desplanches che si salva in tuffo e devia.
31’ contatto dubbio in area tra Ceesay e Pierozzi, il bianconero alza la gamba ma sembra in ritardo. Il Var non ravvisa alcunché.
39’ Calò impegna severamente in angolo Desplanches.
43’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Gomes, che al volo spedisce di un soffio sul fondo.
54’ ancora un gol annullato a Shpendi per off-side.
55’ Ceesay sguscia via sulla destra fino in area, lancio sul secondo palo per Donnarumma che al volo non mette paura a Desplanches.
58’ cross di Mangraviti dalla sinistra e Adamo incorna su Desplanches che ci deve mettere la manona in angolo.
59’ insiste il Cesena con Mangraviti a giro dal limite impegna Desplanches.
63’ angolo di Calò, riceve Bastoni da fuori area che impegna Desplanches. Il tap-in è di Kargbo ben appostato ma dopo numerosi minuti al Var, l’arbitro guarda le immagini e annulla per off-side di Shpendi, intervenuto nell’azione senza toccare la palla.
71′ Le Douaron si accentra e prova il tiro dal limite ma è alto.
80’ punizione a giro sopra la traversa di Ranocchia.
95′ Vasic si divora il match point con un tiro da centro area che si alza sopra la porta di Pisseri.
Il pagellone
Pisseri 6: attento nelle uscite, dà sicurezza anche quando non ci arriva e la palla sfila fuori.
Curto 5: a volte viene tagliato fuori dagli schemi avversari. La sua zona è bollente e viene rilevato al 45′ anche per un cartellino giallo sul groppone. SCOTTATO
Prestia 6,5: Henry è una brutta bestia e alcune volte gli sfugge. Tolto il numero 20, è solido negli altri interventi.
Mangraviti 6,5: è testa a testa con Segre, prova a murare in tutti i modi Insigne e lo limita per quel che può. Dà buoni spunti in avanti.
Ceesay 6: dietro balla con Di Mariano, davanti si fa notare per una bella conclusione rasoterra. Mantiene la giusta lucidità anche nei casi più spinosi di off-side. Nel secondo tempo più brillante.
Calò 6,5: gara all’inizio in apnea perché se la deve vedere con Ranocchia e Gomes, poi sale in cattedra e dà sostanza in impostazione.
Bastoni 6,5: fatica ad accendere la luce, ma prova a lanciare i compagni. In difesa prova a ostacolare le linee di rifornimento con interventi mirati.
Donnarumma 5,5: in ombra e costretto a ripiegare, presidia la sua fascia come un secondino. Nel secondo tempo tenta la via del gol con un tocco troppo debole per mettere paura a Desplanches.
Adamo 6,5: gioca spesso spalle alla porta, non può fare altro che far girare la palla. Con gli spazi più aperti è più pungente e sfiora il gol di testa.
Kargbo 6: ingabbiato e soffocato dalla difesa avversaria nel primo tempo, riaffiora nella ripresa e trova il gol del vantaggio poi annullato.
Shpendi 6,5: è seguito a vista ma nonostante tutto riesce a segnare due gol in fuorigioco. PRESO DI MIRA
Ciofi 6,5: prende il posto di Curto da inizio secondo tempo. Si fa trovare sempre pronto negli interventi e nelle chiusure.
Mendicino 5,5: un suo intervento blocca il Palermo al limite e concede una pericolosissima punizione.
Tavsan 5: in ritardo nei contrasti, non aiuta.
Antonucci 5,5: gettato nella mischia fatica ad entrare a regime.
Van Hooijdonk sv
Mignani 6,5: senza Tommaso Berti per infortunio, parte con Adamo nella posizione di mezz’ala con facoltà di inserimento che si trasforma in trequartista in un inedito 3-5-2 in fase difensiva. Cerca di giocare alla pari, lascia qualche spazio di troppo al Palermo ma non si nasconde. Nasce una gara combattuta ed equilibrata che si trasforma in vivace nella ripresa. Le occasioni mancano ma è il Var a negare la vittoria al Cesena. Primo punto in trasferta su un campo difficilissimo. I cambi però ancora non danno linfa, se non quello di Ciofi.