Orogel Stadium Dino Manuzzi

Lo Stadio Comunale “Dino Manuzzi”, dal 2014 fino al 2027 è chiamato però “Orogel Stadium Dino Manuzzi”, è l’impianto calcistico di Cesena utilizzato dalla squadra di calcio principale della città.

La zona in cui è sorta la costruzione è detta “La Fiorita” ad est, situata nel quartiere Fiorenzuola. Lo stadio, chiamato inizialmente La Fiorita, risulta l’impianto sportivo all’aperto più grande e importante dell’intera Romagna. Venne poi intitolato al Presidentissimo, così nominato per via del suo illustre operato alla guida del Cavalluccio, Dino Manuzzi (14 ottobre 1907 – 29 maggio 1982) prima della costruzione delle famose impalcature Innocenti. Qui a lato è presente il busto commemorativo del 1983, inaugurato dal capitano e bandiera Giampiero Ceccarelli in presenza della moglie di Manuzzi.
La costruzione ha presente al proprio interno la Sala Stampa (posta sotto la Tribuna Autorità) riservata alle interviste e le conferenze settimanali. Invece la Zona Mista è dislocata nel tunnel che collega stadio al parcheggio di pullman e auto di giocatori e dirigenti (clicca qui per ulteriori informazioni).

Lo stadio fu costruito nel 1957 (le foto senza logo provengono dal libro “La Romagna Siamo Noi” per gentile concessione di Giovanni Guiducci) per ospitare la gare dell’Associazione Calcio Cesena 1940. Era originariamente costituito da una tribuna coperta, cui nel tempo, si aggiunsero una gradinata situata sul lato opposto e due curve: una sul lato Sud (in cui si situano i supporters della squadra locale, chiamata anche “Curva Mare”); l’altra sul versante Nord (riservata ai tifosi della squadra ospite, chiamata anche “Curva Ferrovia”). La gradinata e le curve furono poi notevolmente ampliate, per mezzo dei famosi tubi “Innocenti” (durarono 15 anni), tanto che lo stadio arrivò ad avere una capienza limite massima di 35000 posti (Cesena – Milan del 10 febbraio 1974).

Con questa modifica e l’avanzamento della gradinata, il Dino Manuzzi si piazza al primo posto in Italia come pubblico più vicino al campo. Nello speciale di Sportweek di settembre 2011 compare la classifica completa (vedi immagine qui a lato): 2 metri a Cesena separano i posti a sedere dal terreno di gioco, mentre 3 a San siro. A 4 metri si contendono il terzo posto l’Atleti Azzurri d’Italia (Atalanta) ed il Franchi (Fiorentina). Basti pensare  che il nuovo Juventus Stadium è a 7,5 metri, molto oltre a certi stadi costruiti tutti almeno 20 anni prima.

Stadi “neri” sono il Renato Dall’Ara (Bologna) con 38 metri e il Bentegodi (Verona) con 35, peraltro costruiti in occasione dei mondiali di Italia ’90. La visuale quindi risulta pessima, molto fortunati risultano quindi gli spettatori che approdano al Manuzzi.

Presso i punti vendita dell’impianto, ubicati di fronte la Curva Mare (vedi foto qui sopra) e la Tribuna Autorità (vedi foto qui sopra), è possibile acquistare le prevendite per le gare interne del Cesena o ritirare accrediti. Nel caso dei biglietti per la Curva, i botteghini rimangono aperti fino poco prima dell’inizio della gara.
Un altro importantissimo punto vendita dei biglietti è il Coordinamento Clubs Cesena la cui sede dista circa 500m dall’impianto calcistico.

Con la promozione in A del 1981 nuove impalcature furono costruite nelle curve per aumentare la capienza. Tuttavia lo stadio appariva fatiscente, in linea però con quelli italiani.
Invece con la terza promozione in A del 1987 si pensò di costruire da zero un vero e proprio impianto. La pista d’atletica venne eliminata e l’8 maggio del 1988 iniziano i lavori dopo che arrivarono i finanziamenti. Lo stadio è stato rinnovato radicalmente: del vecchio impianto è rimasta intatta solo la tribuna, anche se nel progetto originario anch’essa avrebbe dovuta essere demolita e poi ricostruita.

Esso, oltre alla tribuna (comunque rinnovata) che può ospitare 1.844 spettatori, è costituito dalla gradinata est (dotata di 9.592 posti a sedere) e due curve (capaci di contenere 6.212 spettatori ciascuna): questi ultimi tre settori sono progettati a doppio anello e sono tra loro contigui. Infine dietro la Curva Nord, doveva sorgere una fermata ferroviaria che potesse collegare l’impianto con lo scalo. Tutto fu rinviato a causa di scarsi finanziamenti e dalle retrocessioni sportive maturate sul campo. Durante i lavori di costruzione, i primi match di Coppa Italia furono trasferiti a Riccione e Ravenna. L’ampliamento venne ultimato solo  alla seconda giornata contro la Fiorentina (nella prima contro la Lazio, gli ospiti furono messi nei distinti e i locali nella nord).
Il Dino Manuzzi divenne così il primo stadio in Italia con ogni posto coperto (ufficialmente 28000) e dalla stagione 1989/1990 anche con posti numerati.

Nel 1999 ha ospitato anche gli incontri di Intertoto della Juventus, la quale ha disputato nell’impianto anche numerosi incontri amichevoli (l’ultimo nell’estate del 2014 per il Secondo Memorial Edmeo Lugaresi, leggi qui il tabellino della gara).

Il 28 ottobre 2009 uno dei vicepresidenti del Cesena Calcio, Luca Mancini, durante una trasmissione televisiva locale, ha affermato di stare organizzando una cordata di capitali privati per realizzare l’ultimazione dello stadio Manuzzi con la costruzione della tribuna mancante rispetto al progetto originale del riammodernamento attraverso un’operazione di project financing, con l’obiettivo di potere proporre la candidatura dello stadio cesenate come uno degli impianti che potrebbero ospitare il Campionato europeo di calcio 2016, qualora venissero affidati all’Italia. Dopo i controlli e le selezioni effettuate dalla FIGC nel mese di dicembre 2009, lo stadio e la città di Cesena sono ufficialmente inserite nel lotto delle città italiane candidate ad ospitare gli Europei di calcio del 2016, sempre nel caso dovessero essere affidati all’Italia. Nel dossier consegnato alla federazione, è stato ufficialmente presentato il progetto di riammordernamento dell’impianto romagnolo: la capienza passerà dagli attuali 23.929 a 31.597 posti, comprendendo spazi per autorità, stampa, vip e sky box. L’importo complessivo dell’intervento è stato stimato in 27,5 milioni di euro. Il 28 Maggio 2010, il dossier Europeo 2016 è stato definitivamente bocciato.

Nonostante la bocciatura per gli Europei, a giugno/luglio 2010 con l’avvenuta promozione in Serie A (0-1 in casa del Piacenza con rete di Marco Parolo), il settore Distinti viene diviso in Inferiore e Laterale. Ammodernamenti si sono dovuti applicare anche in Tribuna Autorià e Vip con la costruzione di Sky boxes e postazioni stampa più ampie.
A bordo campo invece vi sono state modifiche alle panchine per renderle più agevoli e sicure per la Serie A.
Sotto la tribuna centrale è stato costruito un piccolo servizio di catering (destinato nei pre partita) e un piccolo centro di bambini. Le foto sono de Il Resto del Carlino.

Dopo la salvezza in Serie A nel campionato 2010/2011, il Dino Manuzzi viene ulteriormente modificato (guarda il video), giusto in tempo per la prima gara interna di campionato contro il Napoli. Già ad agosto 2011 con il match di rugby tra Italia e Giappone (incontro benefico per il disastro avvenuto in terra nipponica), le barriere dei Distinti vengono abbattute e si ottiene il primo consenso per rendere la gradinata all’inglese senza divisioni (si recuperano 2000 posti). La Curva Mare viene privata della rete para palloni e sempre in gradinata viene costruita una zona ospiti per gli sponsor simile a quella della tribuna (denominata Club House). Sopra la Curva Ferrovia viene eretto un megaschermo e novità assoluta per i campi italiani, vengono posizionati 2 real box ai corner a bordo campo per sponsor e speciali convenzioni e concorsi.

Proprio il match di rugby tra Itali e Giappone rappresenta l’ultimo incontro sportivo disputato su erba naturale. I tifosi si portarono a casa intere zolle del campo storico come ricordo e un cimelio di storia.

Nel maggio del 2012, l’allora Presidente Igor Campedelli volle intitolare la Curva Mare allo scomparso Edmeo Lugaresi. Non andò poi in porto la questione, anche per il volere contrario della tifoseria. In compenso la rotonda presso il Settore Ospiti è stata intitolata al compianto ex Presidente (guarda qui la foto col monumento).

Insieme al Novara, la società del Cesena Calcio fu il primo stadio in tutta Italia ad adottare il campo in sintetico con fibra naturale. Infatti il 19 luglio 2011 Igor Campedelli firmò un contrato milionario con la Limonta Sport (leggi qui i dettagli). Lo Stadio Piola di Novara risulta però leggermente diverso: il suolo ha solo il 60% di questa particolare miscela naturale-sintetica. In ogni condizione climatica si potrà quindi giocare, un po’ come avviene in certi stadi del Nord Europa o di grandi club esteri.
Un secondo passo in avanti per la visibilità viene compiuto ad agosto del 2013, dopo aver monitorato gli ottimi risultati dei lavori precedenti nel settore Distinti. Vengono quindi rimosse anche le ampie vetrate che separavano il settore Tribuna col campo. Una volta abbattute al loro posto è stato costruito un muretto più basso corredato da una piccola vetrata meno invadente. Nelle prime file il campo è ora ben vedibile ed i posti vanno a ruba, non come in precedenza quando il pubblico doveva sedersi almeno in sesta o settima fila per non avere intralci alla vista. Solo per i posti riservati ai disabili è rimasto una piccola lastra di vetro per proteggere gli spettatori sulle carrozzine da possibili pallonate pericolose.

Con la promozione in Serie A della stagione 2013/2014, anche le panchine subiscono un sostanziale ammodernamento (il secondo!) per essere a norma con le disposizioni federali (il numero dei panchinari è aumentato). A giugno del 2014 dunque partono i lavori a bordocampo: nuove poltroncine e struttura, per consentire di sedersi a tutti gli elementi dello staff e della rosa. L’esordio è col Rayo Vallecano in amichevole, ma ancora senza sponsor.

Il 26 settembre 2014 viene ufficializzato l’accordo (stipulato però ad aprile dello stesso anno per sanare urgenze finanziarie) tra l’AC Cesena Spa e Orogel: l’impianto prende quindi il nuovo nome di “Orogel Stadium Dino Manuzzi”, in accordo con quanto stabilito dalla cessione dei diritti dal Comune a Pubblisole. La società ha quindi venduto al brand dei surgelati, per 10 anni a 1,2 milioni, l’utilizzo del nome dello Stadio.
La firma del contratto però viene siglata dall’AC Cesena solo a gennaio del 2015, con ben 6 mesi di ritardo. Tanta era la preoccupazione legato la divieto di accettare sponsorizzazioni legate al gioco d’azzardo, in quanto il Comune di Cesena è impegnato in maniera attiva contro le scommesse e le slot machine in maniera particolare.

Nuovi interventi di migliorie per la visibilità sono stati applicati alla Curva Mare, settore caldo dei tifosi di casa: il 16 gennaio 2015 Giorgio Lugaresi in conferenza stampa comunica l’abbattimento delle vetrare alte 2,20 metri con la costruzione di muretti di 1,50 metri. Anche il settore dei tifosi di casa si allinea quindi alla zona Distinti e Tribuna. Come nei due precedenti casi, in caso di disposizioni del GOS, possono essere applicate barriere di sicurezza per garantire l’ordine pubblico.

A maggio del 2018 sono invece incominciati i lunghi lavori di adeguamento per ospitare a giugno 2019 le fasi finali degli Europei under 21. Panchine più ampie, campo più largo e arretramento del divisorio con la tribuna. Inoltre sono stati apportati seggiolini in tutti i settori dell’impianto, curve comprese. Il manto è tornato ad essere ad erba in superficie ma sotto una parte è a base sintetica. Terminati i lavori a settembre, ci è voluto un mese per far sì che i germogli d’erba potessero crescere con l’esordio effettuato del nuovo Cesena FC nel match con il Francavilla. A lavori conclusi, la capienza dello stadio cesenate è di 20.198 posti a sedere.

Negli ultimi anni, oltre ad ospitare importanti amichevoli estive di Inter, Milan e Juventus, anche la Nazionale è arrivata in città, prima con la Nations League contro l’Ungheria e poi con l’U21.